vendredi 18 juin 2010

COMENIUS 2009...un'esperienza indimenticabile! - COMENIUS 2009...une expérience inoubliable!

Comenius 2009…un’esperienza indimenticabile !

Nella vita si impara sempre…non si smette mai di imparare…da quando si nasce fino al termine della propria vita…qualsiasi cosa, positiva o negativa che sia ti lascia qualcosa, più o meno importante, ma che ti rende in fondo quello che realmente sei.

Nella mia vita ho imparato molto a scuola…la scuola intesa non come istituzione...perché beh...sì, ti dà una cultura che apprendi dagli insegnanti, dallo studio...ma soprattutto ti forma come persona...grazie anche alle cose che sembrano più banali: come stare a contatto con altri coetanei e insegnanti, rispettare delle regole, e tanto altro che non sto qui ad elencare…

Una esperienza che a me - e non lo dico tanto per dire - ha dato tantissimo, è stato il partenariato Comenius.

Questo progetto è stato finanziato dall’Unione Europea e prevede la collaborazione di due scuole di differenti paesi europei. In questo caso le scuole sono il nostro Istituto “Pietro Branchina” di Adrano per l’Italia e il liceo “Emile Duclaux” di Aurillac, una cittadina della regione francese Auvergne, con la finalità di produrre un lavoro in comune, ma con l’obiettivo principale di aprirti mentalmente a culture diverse dalla tua...cosa che si può ottenere solo convivendo con persone abbastanza diverse da te nel modo di vivere e di pensare. Unici punti in comune? L’età e la frequenza di istituti di istruzione superiore.

Io ho avuto la fortuna - perché è stata davvero una fortuna - di recarmi due volte in Francia, e stare a contatto 24 ore su 24 con persone che parlano una lingua diversa dalla mia, abitudini e modi di pensare diversi dal mio.

Qui ho avuto non solo l’opportunità di conoscere meglio e stringere un più profondo rapporto di amicizia con i miei compagni di scuola italiani, ma soprattutto di conoscere un bel gruppo di ragazzi francesi che ha lavorato con noi, un corrispondente simpaticissimo, Jérémy, con cui mi sono trovato benissimo e con cui ho instaurato un ottimo rapporto di amicizia che mi auguro continuerà anche dopo il termine del progetto, e una famiglia che mi ha accolto davvero bene, che mi ha trattato quasi come fossi un figlio e mi ha davvero fatto sentire a casa nonostante tutte le nostre differenze di cultura, lingua, e perché no, anche di alimentazione…e per questo non smetterò mai di ringraziarli!

Qui ho conosciuto nel vero senso della parola cosa significa alzarsi prima delle 6 per andare a prendere un treno che ti porta a scuola, mangiare in una mensa, dormire in un convitto scolastico; insomma, una full immersion in un sistema di studio e di vita totalmente diverso da quello italiano.

ANTONIO

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